SU MISURA – Le Opere e i Giorni (concluso nel 2015)
Progetto su convenzione per i soggetti del terzo settore e del privato
Il progetto “Su Misura – Le opere e i giorni” nasce dalle richieste di prima formazione in laboratorio, provenienti sia dai privati che da soggetti del terzo settore che vogliono far apprendere le professioni antiche e moderne a ragazzi e giovani privi di curricola scolastici, in linea con le richieste del mondo del lavoro. Ma non solo. Il progetto si inserisce in un tessuto produttivo che nega, nonostante l’evidenza, la libertà ai giovani di esprimere attraverso la manualità la loro ceratività in forme artistiche che si strutturano attraverso l’uso dei più diversi materiali naturali: legno, ferro, tinte, webdesigner, materiali di scarto, terra e acqua.
“Le opere e i giorni” sta tra l’arte e l’artigianato tra il lavoro di Efesto e quello metodico e umano di Esiodo, tra ciò che è inerte e ciò che si muove, tra le particelle e le forme. In questo connubio si aprono infiniti modi di interpretare la propria idendità operativa senza disperdere il grande valore della libertà di espressione, che è la cifra che costituisce il linguaggio protrettico, l’unico in grado di aprire ai ragazzi spazi di sapienza tra il pensiero e l’azione.
I percorsi
Come si preparano e come si usano i colori naturali.
L’uso del ferro, della forgiatura e della saldatura e del colore per generare nuove forme.
L’uso del legno per riparare e ricostruire, generare e creare nuove strutture.
Webgraphic, videoartist.
Book diary autobiografico: come mi racconto con le parole, i disegni, la fotografia e i colori.
La mia moto, come la voglio? Meccanica e telaistica in officina
Teatro di immagini, teatro di parole
Obiettivi
Se assumiamo come vero che la fantasia e la creatività, così come le parole e i pensieri, ce li stanno espungendo le nuove tecnologie, pur non rigettando in toto il loro uso, è urgente ricostruire le nostre storie con “le mani”, che, come molti studiosi hanno enunciato, sono i termimali nervosi del nostro cervello e ad esso restituiscono stimoli funzionali all’apprendimento. Il feedback tra mano e cervello e viceversa è sorgente di capacità e misura dei limiti, un circolo virtuoso creativo di desideri e progetti.
Nei ragazzi è assente l’idea del giorno e delle opere ed è assente soprattutto l’idea del “come” vivo il tempo. Se non hanno capacità pratiche non hanno nemmeno capacità di ridefinire il proprio metodo di studio, di ampliare la sfera delle proprie ambizioni e aspettative, scivolano nel tempo in un “non fare” che esprime delusione e pericolo e che facilmente tende a dissociarsi dalla legge del cuore e da quella della comunità.
Insegnare loro in laboratorio dove le mani aiutano la mente ad essere investita di impulsi creativi significa aiutarli a comprendere almeno due grandi necessità:
Operare per acquisire competenze pratiche spendibili nelle professioni
Apprendere conoscenze e comportamenti utili per se stessi e spendibile nella comuntà
Le cooperative sociali, le associazioni, possono chiedere alla OIKOS preventivi per attivare percorsi per piccoli gruppi.